Avete
mai usato un ventaglio?
Esso
ci aiuta nei momenti di caldo torrido a rinfrescarci ma sarà sempre
servito a ciò?
La umbela o prendisole ed il flabélum o ventaglio alto provengono dalla più remota antichità egizia ed asiatica come si nota nei bassorilievi e pitture già almeno dalla XIX dinastia dell'Antico Egitto. Ma venivano adoperati soltanto nei servizi e nelle cerimonie di palazzo.
La civiltà greca adoperò il ventaglio per l'utilizzo domestico dal V secolo a.C. e a loro volta sembra che gli etruschi e gli antichi romani li imitassero. Durante il Medioevo il ventaglio venne impiegato sia nell'uso civile cosi come oggetto simbolico in alcune manifestazioni religiose.
Ma
chi introdusse veramente questo oggetto in Francia
fu Caterina De' Medici, diventando poi l'oggetto favorito di
Elisabetta I d'Inghilterra.
Non
era un oggetto troppo difficile da copiare, né di difficile
manifattura, dal momento che si diffuse per tutta Europa, e dunque la
sua elaborazione avvenne sul piano decorativo e dei materiali.
Prodotto
essenzialmente in Francia, Inghilterra, Paesi Bassi ed Italia,
divenne all'inizio un oggetto aristocratico ed artistico, spesso
riprendente i soggetti di dipinti noti sia sulla pagina che sulle
montature d'avorio, destinato a dame della classe superiore.
Successivamente
il suo uso si estese a tutti gli strati sociali, da una parte divenne
sempre più elaborato, destinato ad essere esibito in grandi feste
oppure appeso alle pareti come oggetto decorativo; dall'altra divenne
più standardizzato, leggero e resistente per l'uso estivo
quotidiano.
Il
ventaglio però entrò a far parte, dal ‘700, di alcuni
tipici oggetti della quotidianità femminile che si trasformarono in
insospettabili strumenti di seduzione con i quali rispondere, affermativamente o negativamente, mostrando interesse o fastidio, al corteggiamento degli
uomini, il tutto senza che i presenti si accorgessero di nulla.
Fu
così, ad esempio, che con il ventaglio, all'epoca accessorio immancabile del look delle dame, si creò una sorta di linguaggio in codice attraverso il quale interagire segretamente con lo spasimante: un cenno piuttosto che un altro, muoverlo in un verso o nel suo contrario, lasciarlo scivolare a terra o raccoglierlo, azioni apparentemente semplice e normali, acquisirono un significato ben preciso dando vita ad un linguaggio amoroso all'insegna del gioco e dello charme.
Particolarmente
importanti in proposito erano le stecche del ventaglio: aprirne tre significava "vi amo", mentre contarle con le dita voleva dire "parliamone più tardi".
Secondo
voi come faceva un uomo a sapere quando una donna gli dava il
successivo appuntamento?
Bastava
che contasse quante stecche del suo ventaglio restavano aperte, il
numero delle quali corrispondeva ai giorni di attesa..
Fatemi
sapere cosa ne pensate voi nel frattempo sapete cosa vi dico?!
Corro
a comprarmi un ventaglio!
Besos
Francesca